Intervistato dal programma di Rai3 il ministro per le Autonomie non si dice preoccupato dal referendum. Sui fondi per finanziare i livelli essenziali di prestazioni rimane vago: «Se costassero di più, il bilancio dello Stato dovrà prevedere quelle risorse». Tra le incognite i criteri in base ai quali verranno determinati: il rischio è che si legittimi l’attuale squilibrio nord-sud